“E’ subito evidente che non si tratta del solito manuale o, meglio, che non si tratta per nulla di un “manuale”. E’ questo un vero libro da leggere, non da consultare. E’ assente il tono fanatico-predicatorio, tipico dei libri a tesi. Nessun ingenuo disvelamento di una radiosa modernità o di un futuro salvifico. Niente tabelle, parametri e diagrammi. Un libro che lungo il filo trasversale del “lavoro d’ufficio” si fonda con sobria concisione sulla storia della comunicazione scritta, della sua elaborazione, organizzazione e diffusione. Ne analizza la formazione e la trasformazione, i luoghi e le implicazioni sociali. Le esperienze high-tech, la bio-integrazione, la flessibilità estrema, gli “edifici intelligenti” o meglio il “progetto intelligente” portano gradualmente a postulare la necessità di una progettazione integrata. Questo concetto di progettazione integrata postulato come lo strumento più efficace per massimizzare la qualità globale dello spazio del lavoro, deve essere considerato come l’elemento qualificante dell’intero volume.”
[ dall’introduzione di Mario Bellini ]
“La recente evoluzione dell’architettura e degli spazi per il lavoro, sotto l’influenza dei cambiamenti indotti dalla rapidissima e continua ricerca nel campo della tecnologia informatica, ha ormai reso superate molte delle conoscenze e obsolete le concezioni progettuali tradizionali. Oggi è possibile intravedere nuove tipologie di edifici, inedite soluzioni di design e, soprattutto, una nuova metodologia progettuale che mette al centro della sua filosofia due componenti fondamentali: l’uomo, quale elemento determinante le esigenze, e il tempo, cioè la mobilità e la trasformazione continua e dinamica degli spazi e delle attrezzature per il lavoro terziario.”
[ dalla prefazione di Massimo Roj ]