L’edificio è situato all’interno della Concessione Italiana di Tianjin, territorio amministrato dal Regno d’Italia tra il 1902 e il 1945. L’area, che rappresenta la più grande concentrazione di architettura in stile italiano in Cina, è costituita da circa 150 edifici distribuiti su 3 ettari ed è localizzata nel settore settentrionale della municipalità.
La struttura occupa un’area di 30.000 mq e il ruolo centrale dell’edificio è stato determinato sia dalle sue funzioni pubbliche e promozionali, sia dalla sua particolare posizione, sul perimetro esterno dell’area nella porzione più visibile. Considerata la speciale posizione di questa struttura, in una zona storica all’ingresso della concessione italiana, Progetto CMR ha dovuto affrontare la sfida di creare un progetto caratterizzato da una forte italianità e che fosse, nello stesso tempo, armoniosamente integrato al contesto urbano circostante. Il risultato è un edificio che può essere considerato un ponte tra il XX e il XXI secolo, nonché una testimonianza dell’evoluzione dell’architettura italiana. Gli elementi tipici dello stile classico italiano vengono reinterpretati in chiave contemporanea. In questo modo tali elementi diventano simboli di un patrimonio architettonico condiviso, un ponte tra due secoli e due culture, un simbolo dello stile italiano su territorio cinese. La capacità di un edificio di relazionarsi al contesto urbano che lo circonda è una caratteristica fondamentale del design italiano; nella fattispecie, la continuità tra spazi interni ed esterni è garantita dall’ampio muro smaltato della facciata nord, che crea una connessione tra l’edificio e la piazza di fronte, reciprocamente permeabili, a tal punto che la piazza diventa una vera e propria estensione dell’edificio stesso.