L’interior design della sede di Cisco a Vimercate è valso a Progetto CMR il primo premio nella categoria color@work, nella seconda edizione del concorso US Award.
La competizione, organizzata dalla rivista US-Ufficio Stile per promuovere e diffondere la cultura della qualità e dell’innovazione nell’ambiente di lavoro, è patrocinata da Aipi, Assufficio, Femb, Great Place to Work e Ordine degli Architetti Milano e gode della sponsorizzazione di AHEC e Akzo Nobel.
La cerimonia di premiazione si è tenuta ieri alle 18 nella sede de Il Sole 24 Ore, a Milano, ed è stata preceduta da una tavola rotonda che ha coinvolto i progettisti e i membri della giuria.
Open space, ambienti vivibili, tanto colore. E poi luce naturale, forme futuristiche di teleconferenza, un e-cafè e postazioni wii per i momenti di pausa. Sono questi gli elementi innovativi che fanno della nuova sede di Cisco, leader mondiale nella fornitura di soluzioni di rete che trasformano il modo con cui le persone comunicano, un caso di successo.
L’intervento, sette piani per 5.000 mq. nel centro direzionale Torri Bianche di Vimercate, alle porte di Milano – è frutto del contino dialogo del team di Progetto CMR, con il committente. Soluzioni architettoniche e tecnologiche moderne ed ecosostenibili, hanno dato un nuovo valore agli uffici in termini di modernizzazione degli spazi, fornendo a Cisco un’identità visiva chiara e distintiva.
“Sono lieto di questo riconoscimento – commenta l’architetto Massimo Roj, AD di Progetto CMR – che conferma la qualità e l’innovazione delle nostre realizzazioni in un settore, quello della progettazione integrata degli spazi di lavoro, nel quale operiamo con grande entusiasmo da più di 15 anni. Anche se col tempo abbiamo accresciuto le nostre competenze e ci siamo dedicati a tutti i settori dell’architettura, i nostri spazi partono sempre dai bisogni di chi li abiterà per garantire la qualità del vivere e dell’abitare, l’armonia con gli spazi verdi, l’ecosostenibilità e il risparmio energetico. In uno slogan: “Less ego, more eco”, cioè meno interessi personali e più interessi collettivi”.