Si è svolto a Palazzo Bovara, a Milano, il 5 novembre un seminario sul tema “Business e Sport: il mercato dell’industria sportiva”.
L’arch. Massimo Roj ha portato il suo contributo, con un intervento dal titolo “Progettare e realizzare spazi per lo sport”.
Partendo dall’analisi dalla tradizione italiana e del modo in cui si viveva lo stadio, Roj, ha illustrato ad una platea di circa 100 persone, come si sia evoluto lo stesso concetto di Stadio, e come ad oggi non deve essere più un luogo che coinvolge la collettività solo per un giorno ma deve essere vissuto quotidianamente e costantemente, 7 giorni su 7. Per far si che ciò diventi realtà, è necessario costruire impianti che non esauriscano la loro funzione nel weekend. Per Roj gli stadio devo essere intesi come LUOGO DI CULTURA SPORTIVA e di SPETTACOLO, devono diventare complessi multifunzuionali con anessi spazi commerciali che si prestino ad attività ed eventi culturali nel corso dell’intera settimana.
La stessa parola stadio deve perdere al sua connotazione “calcistica” e assumenre quella “produttiva”… in altre parole è necessario convertire la visione “da costi a ricavi”.
Un’analisi supportata e documentata da dati sul giro di affari che il calcio genera oggi in Italia e che ha messo in luce un abisso rispetto ad un mercato, come quello ingelse, già toccato da rinnovamento e sviluppo.
Roj ha infine voluto rimarcare, un tema a lui caro, e che da anni contraddistingue tutti i suoi progetti: progettare a misura d’uomo, che in questo settore, come hanno dimostrato i suoi progetti in Italia e in Cina, si è tradotto in: sostenibilità, inserimento nel contesto e servizi alle persone.