La nuova sede principale di “la Stampa” è situata all’interno dell’edificio che appartiene a Beni Stabili a Torino, in via Lugaro. L’edificio è stato completamente ristrutturato da Progetto CMR coinvolgendo tre diversi team che hanno lavorato sia a livello architettonico che ingegneristico. Il progetto conserva la memoria storica della casa editrice e guarda al futuro tramite adeguati sistemi operativi che rispondano ai bisogni del giornalismo digitale, una rivoluzione come mai prima.
Il piano terra ha due grandi spazi trasparenti: l’ufficio di montaggio a nord (1.000 mq) e a sud (1.300 mq), sono entrambi progettati con una struttura circolare. Grazie all’analogia di questo spazio con le forme e le tecnologie della famosa navicella spaziale di Star Trek, è stato rinominato “Enterprise”.
Grazie all’utilizzo di un grande numero di schermi, video e pannelli interattivi connessi a tutti i canali di informazione, è possibile condividere le news in tempo reale con l’intero staff editoriale: “Ognuno deve vedere tutto” questa la missione che il direttor Calabresi ha affidato all’architetto Roj, trasformata poi in realtà dai team di Progetto CMR.
Le linee avvolgenti di queste redazioni permettono una grande trasparenza e aiutano la comunicazione: tutte le postazioni lavorative sono concentrate in un raggio di pochi metri, facilitando così il flusso di informazioni. Questa struttura concentrica è stata disegnata specificamente per gli uffici de La Stampa attraverso un design ergonomico. Una simile struttura permette al direttore di avere una postazione lavorativa centrale, al fine di supervisionare in tempo reale la realizzazione del giornale.
Progettata a livello sensoriale per fornire un’ottima illuminazione e acustica, la nuova versione è stata disegnata per essere “silenziosa”, soprattutto grazie a pavimenti morbidi realizzati con materiali fonoassorbenti, speciali tende che riducono la diffusione dei suoni e altezze che ottimizzino la diffusione dei suoni.
“Cabine telefoniche” sono state posizionate ai lati dei due nuclei centrali: piccoli spazi insonorizzati, riconoscibili grazie al colore giallo, dove i lavoratori possono fare chiamate o tenere piccole riunioni private.
Per quanto riguarda l’illuminazione, durante il giorno la luce naturale irrompe da tutti I lati, compresi i soffitti: l’ufficio a sud è illuminato grazie alla luce naturale che penetra dal grande lucernario. La luce dell’ufficio a nord è filtrata: l’uso di un vetro di ultima generazione fornisce calore all’ambiente rendendo lo spazio accogliente e abitabile.
Sfumature di bianco, grigio e nero sono i colori utilizzati per i mobili (creati ad hoc) e per pareti, pannelli, soffitti e pavimenti interni. Questi ricordano i colori utilizzati per le pagine del giornale.
Anche lungo i corridoi si possono trovare pannelli a tutta altezza che riproducono news. In aggiunta, una grande libreria contenente l’intero archivio dei quotidiani radio e televisivi separa l’area dal resto dell’open space.
Il risultato è uno spazio lavorativo sostenibile anche a livello umano: creato a partire dai bisogni di coloro che poi lo occuperanno, uno spazio caratterizzato da flessibilità, qualità e benessere.