Un nuovo stadio all’altezza dei sogni dei tifosi cagliaritani
Il futuro stadio del Cagliari Calcio, il cui concept – a firma dell’arch. Massimo Roj di Progetto CMR – era stato presentato da Sportium (il pool di professionisti formato da Progetto CMR, iDeas, B&L Real Estate e Manica Architecture) a fine febbraio, avrà una nuova capienza: la società cagliaritana ha di fatti deciso di aumentare i posti a 25.200 spettatori. La revisione includerà inoltre la possibilità di estendere a 30.000 il numero di posti disponibili qualora l’Italia dovesse ospitare gli Europei del 2028 e Cagliari fosse designata tra le sedi.
Il concept per il nuovo stadio del Cagliari si era aggiudicato il maggior numero di preferenze sia da parte della comunità cagliaritana che dalla società sportiva. Dare vita ad una vera e propria smart arena, perfettamente integrata nell’ambiente esterno: è questo l’obiettivo del progetto, che si caratterizza per il forte legame con il contesto, la flessibilità e la sostenibilità. L’impianto è prima di tutto uno stadio di calcio pensato per i tifosi, studiato per favorire la migliore visione del gioco e per creare un effetto “muro di tifo” d’impatto. Il calcio non è però l’unico e solo grande protagonista: la nuova struttura includerà anche ampi spazi complementari e multifunzionali, con servizi che spaziano dall’ospitalità al divertimento e alla ristorazione, permettendo all’impianto di essere utilizzato e vissuto tutto l’anno.
Morfologicamente coerente ed integrato con l’ambiente circostante e con la città di Cagliari, il complesso ne richiama costantemente le peculiarità sia cromatiche che materiche, travalicando la propria natura di luogo per diventare icona di tutta la città e della Sardegna, come se fosse sempre stato parte di essa.
In tale contesto fondamentale e strategica si è rivelata l’attività svolta da Progetto CMR, partner di Sportium, che ha contribuito apportando la propria esperienza nello sviluppo di progetti di rigenerazione urbana sostenibile e smart cities in Italia e nel mondo.
Una volta terminato il lavoro entro il 30 settembre 2018, ed approvate le relative modifiche, la fase successiva prevede la progettazione esecutiva dell’impianto.